In arrivo la Fondazione ETS
Il partecipato convegno Next Vision Brescia ha evidenziato le potenzialità dell’iniziativa e offerto alla collettività due studi: il Progetto Ascolto sul versante sociale e Next Vision Brescia, con contenuti economici e di rilievo trasversale per il futuro della città
Il futuro di Brescia è ancora da scrivere e la capacità di sviluppare progetti di medio e lungo termine sarà determinante per rendere il territorio più competitivo a livello nazionale ed europeo. Ma quali sono gli interventi necessari per migliorare l’attrattività di città e provincia? Una risposta la fornisce lo studio Next Vision Brescia, riflessioni condivise per la Brescia di domani, commissionato da Campus Edilizia Brescia al Cresme, autorevole centro italiano per le ricerche di mercato sul settore del costruito e del mercato immobiliare, che analizza gli aspetti sociali ed economici che caratterizzano la città. L’obiettivo è fornire dati approfonditi e analitici dai quali le Amministrazioni potranno partire per impostare le strategie future di crescita del territorio.
Next Vision Brescia
Analogamente al progetto Ascolto, che sul versante sociale ha coinvolto i principali operatori del Terzo settore e restituito un dossier completo, lo studio è stato presentato al partecipato convegno Next Vision Brescia, riflessioni condivise per la Brescia di domani, ospitato nel Salone Vanvitelliano in Loggia alla presenza della sindaca Laura Castelletti, del vicesindaco Federico Manzoni, e degli assessori Marco Fenaroli, Valter Muchetti e Michela Tiboni, e di un autorevole panel di relatori che hanno fornito interessanti spunti di riflessione sui dati presentati.
La sindaca Laura Castelletti nei saluti iniziali rivolti ai presenti, confermando la scelta del Comune di Brescia di aderire all’iniziativa, ha dichiarato:
“Oggi stiamo affrontando un tema di strategia e di sviluppo urbanistico che avrà un forte impatto. Per ridisegnare il volto della città in base alle funzioni che vogliamo dare, dobbiamo decidere in quale direzione andare. Lo dobbiamo fare insieme. Ci sono linee programmatiche già definite, ma mancano ancora pezzi da congiungere e soprattutto condividere. Noi crediamo fortemente nell’esperienza che abbiamo disegnato con Campus edilizia Brescia. Ci crediamo perché diventa un luogo di condivisione delle strategie”
La nascita della Fondazione Ets
Un momento centrale della giornata di studio ha riguardato l’annuncio congiunto, da parte del presidente di Ance Brescia e dell’assessora all’Urbanistica della città, Michela Tiboni, dell’iter in corso – anche a livello amministrativo da parte della giunta Castelletti data la convinta partecipazione della Loggia all’innovativa iniziativa – per la trasformazione di Campus Edilizia Brescia in Fondazione del Terzo settore Ets. Una nuova personalità giuridica che rafforza la realizzazione di un ambizioso progetto di sviluppo della città iniziato nel 2017.
Annunciando insieme all’assessora Tiboni l’avvio del percorso per la costituzione di una nuova Fondazione Campus edilizia Brescia, uno strumento per la cittadinanza e un supporto che permetterà alle amministrazioni e agli stakeholder del territorio di indirizzare le scelte politiche verso strategie efficaci il presidente di Ance Brescia Massimo Angelo Deldossi ha dichiarato:
“Abbiamo individuato un metodo per costruire il futuro che si fonda sulla compartecipazione, sulla corresponsabilità e sulla fiducia fra il pubblico e il privato in cui l’Amministrazione tiene però la barra circa le strategie e le decisioni da assumere. Le potenzialità della nostra provincia sono tante, ma ci sono evidenti punti da migliorare. Riconoscerli è solo il primo passo di un processo strategico evolutivo del territorio. La collaborazione e l’unione sancita con i partner ci avvicina sempre di più verso i nostri obiettivi comuni”
Progetto Ascolto
Dalle 32 tematiche emerse durante i colloqui con le fondazioni e le associazioni del territorio sono stati individuati sei ambiti di intervento per aumentare l’attrattività di Brescia. Primo fra tutti il miglioramento dell’ambiente e della qualità della vita. Dato che trova riscontro anche nelle anticipazioni presenti nello studio economico del Cresme, sulla competitività di Brescia nel contesto nazionale e internazionale, che sarà successivamente raccolto in una pubblicazione, ideale seguito di Brescia Next, dato alle stampe nel marzo del 2019.
Nello studio si evidenzia come l’ambiente sia ancora uno dei punti di debolezza del territorio. La principale criticità riguarda la qualità dell’aria che colloca Brescia all’84° posto in Italia e al 26° per incidenza di casi di malattie respiratorie. Penalizzante anche la carenza di aree verdi in rapporto alla popolazione. La rigenerazione urbana delle numerose aree industriali dismesse, che si concentra nella riqualificazione dell’area sud ovest, può rappresentare quindi l’occasione del rilancio della città.
Altro ambito di intervento individuato dal Progetto Ascolto concerne il miglioramento dell’abitabilità della città, con soluzioni locative che puntino all’inclusività anche dei soggetti più fragili come gli anziani o le donne vittime di violenza, e i giovani studenti e lavoratori. Punto che si collega direttamente al potenziamento della mobilità, a partire dal trasporto pubblico extraurbano fino al ridisegno delle infrastrutture di congiunzione con l’hinterland. L’impegno all’integrazione della mobilità punta ad aumentare l’attrattività del territorio anche in relazione alle ottime tendenze demografiche bresciane, che collocano la nostra provincia tra le 15 migliori in Italia, otto posizioni guadagnate rispetto al 2019.
Stime sulla crescita di Brescia fino al 2050
In base alle ultime stime del Cresme in termini di crescita demografica attesa fino al 2050, Brescia incrementerà del 74% la sua popolazione in comparazione con un campione selezionato di 238 città europee simili per tipologia. Sempre in relazione allo stesso benchmark, però, occorre segnalare la nota negativa riscontrata, che rileva le scarse capacità innovative del territorio, con appena il 15% della popolazione laureata e un tasso di disoccupazione che si è attestato all’11,3% nella media del 2021. Non sorprende quindi constatare che la produzione dei brevetti risulti modesta rispetto alla media europea: appena 103 per milione di abitanti.
Performance notevoli caratterizzano il settore turistico bresciano. Su 107 province la città si classifica al 30° posto in Italia per arrivi per abitante e 24° per permanenza media dei turisti nelle strutture ufficiali. L’alto tasso di occupazione dei posti letto (17° per livello di occupazione delle strutture durante l’anno) colloca il territorio al 28° posto nella classifica nazionale delle province più turistiche.
Il tema della cultura, suggerito nelle fasi di ascolto del progetto, rappresenta un ambito nevralgico da sviluppare e, approfittando della spinta positiva del settore in relazione all’iniziativa di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, da implementare continuando a erogare investimenti per fare di Brescia uno dei maggiori poli culturali italiani. Il direttore del Cresme Lorenzo Bellicini dichiara:
“La provincia di Brescia per le sue dimensioni è una media regione italiana, che consta di numerosi centri nevralgici. Occorre rafforzare l’area costruendo alleanze tra Brescia e i 20 comuni dell’hinterland. Ma anche stringere rapporti con le città vicine come Mantova, Cremona, Verona e Trento rilanciando la “metropoli del Garda”: terza area economica del Paese e interconnessa con l’Europa”